Battesimo, genealogia, tentazione.
Luca 3,21-4,13.
Dopo secoli di storia, questo battesimo ha perso completamente il suo valore, ed è stato modificato in tanti modi nelle diverse religioni che si rifanno al cristianesimo. In alcuni casi è diventato una sorta di condizione fondamentale per la salvezza, diventando un sacramento, quindi un atto che ha valore di per sé, anche indipendentemente dalla volontà di chi lo fa. In altri invece, per il troppo accento messo sul semplice valore di testimonianza, ha portato a sminuirne la portata, considerandolo un fatto di secondaria importanza, in quanto solo formale.
Credo che il fatto che Gesù si sia lasciato battezzare, sottomettendosi e condividendo anche la condizione umana legata alla necessità di lavarsi dai peccati, capendo in quel momento la potenza dello spirito che lo accompagnava, ci sia di esempio e ci spinga oggi a battezzarci, facendolo proprio nel modo presentato da Cristo: da adulti, con acqua e in preghiera. Il battesimo non è una condizione per la salvezza, e se ci sono elementi che precludono la possibilità di farlo (un malato terminale, una morte improvvisa) chi non lo ha potuto fare non è certo escluso dal regno dei cieli; tuttavia non è neppure un accessorio secondario, una festa o un rito. E’ un segno durante il quale Dio è specialmente presente proprio per confermare, rinforzare e rilanciare quell’esperienza interiore di cui si testimonia.
Cogliamo in questo un incoraggiamento a vivere un cristianesimo profondamente spirituale, ma anche profondamente “incarnato”. Gesù è divino, ma questa sua divinità non lo allontana dagli uomini, anzi, lo avvicina. La nostra vita di fede deve essere fatta di preghiere, di culti, di momenti di profondità spirituale, di comunione con altri fratelli e di riunioni di chiesa: tuttavia deve essere fatta anche di concretezza, di umanità, di vita concreta con le persone che ci circondano e che alla nostra parti sono figlie di Adamo.
Notiamo bene una cosa: le tentazioni non sono il frutto del caso, ma è lo Spirito stessoche conduce Gesù nel deserto; le tentazioni non intervengono in un momento comodo in cui Gesù è forte, ma in un momento in cui è debole in quanto ha digiunato per 40 giorni. Satana lo tenta quindi tendando di distruggere proprio quelle verità che si sono affermate rispetto alla vita di Gesù nella sua preparazione.
Primo, per crescere abbiamo bisogno di prove o tentazioni che valutino se la nostra fede è vera o è illusoria, e queste prove possono anche essere mandate dallo spirito stesso. Non tutte e non sempre, ma è anche possibile che servano proprio a farci crescere.
Secondo, Satana cercherà sempre e comunque di attaccarci e distruggerci dicendoci delle menzogne su ciò che Dio ci ha promesso e dichiarato. Ci mentirà sulla nostra salvezza, mettendola in discussione; sull’esistenza di Dio, sulla correttezza della scelta che abbiamo fatto, sulla nostra stessa chiesa qualunque essa sia, sul nostro cammino. Lo farà anche citando la Bibbia, e prendendo una veste piacevole e spirituale. E soprattutto lo farà in momenti in cui siamo deboli magari proprio perché abbiamo ricercato il volto di Dio fino alla stanchezza. Stiamo quindi attenti a non indugiare nelle nostre debolezze e chiediamo soccorso a chi può darcelo, perché Satana, come è scritto altrove, “si aggira cercando chi può sbranare”. (I Pietro 5,8)
Terzo, Gesù risponde punto per punto a colpi di Scrittura. Lungi dallo sminuire l’Antico Testamento, lo usa come fonte di protezione e saggezza. Lo studio accurato ed anche mnemonico della Scrittura non può che farci del gran bene proprio di fronte agli attacchi che Satana sferra contro i credenti per impoverire la loro vita spirituale.
I tre momenti che abbiamo visto oggi, ripercorrono bene la nostra vita spirituale. C’è un inizio che ci vede assorbiti nelle profondità dello Spirito e che il battesimo, che chi non ha ancora fatto in età adulta è invitato a fare; c’è la necessità che tutto ciò sia vissuto nella vita quotidiana. Ma tutto ciò che viviamo spiritualmente e con Cristo nel nostro cammino umano è continuamente messo alla prova. Prove di ogni tipo, dalle più sottili tentazioni psicologiche alle più dolorose prove fisiche. Non è facile resistere, ma il passo di oggi ci grida che prima di noi, Gesù ha già vissuto tutto questo, e che come un fratello maggiore ci apre il cammino precedendoci.
- 1. Il battesimo di Gesù
Dopo secoli di storia, questo battesimo ha perso completamente il suo valore, ed è stato modificato in tanti modi nelle diverse religioni che si rifanno al cristianesimo. In alcuni casi è diventato una sorta di condizione fondamentale per la salvezza, diventando un sacramento, quindi un atto che ha valore di per sé, anche indipendentemente dalla volontà di chi lo fa. In altri invece, per il troppo accento messo sul semplice valore di testimonianza, ha portato a sminuirne la portata, considerandolo un fatto di secondaria importanza, in quanto solo formale.
Credo che il fatto che Gesù si sia lasciato battezzare, sottomettendosi e condividendo anche la condizione umana legata alla necessità di lavarsi dai peccati, capendo in quel momento la potenza dello spirito che lo accompagnava, ci sia di esempio e ci spinga oggi a battezzarci, facendolo proprio nel modo presentato da Cristo: da adulti, con acqua e in preghiera. Il battesimo non è una condizione per la salvezza, e se ci sono elementi che precludono la possibilità di farlo (un malato terminale, una morte improvvisa) chi non lo ha potuto fare non è certo escluso dal regno dei cieli; tuttavia non è neppure un accessorio secondario, una festa o un rito. E’ un segno durante il quale Dio è specialmente presente proprio per confermare, rinforzare e rilanciare quell’esperienza interiore di cui si testimonia.
- 2. La genealogia di Gesù
Cogliamo in questo un incoraggiamento a vivere un cristianesimo profondamente spirituale, ma anche profondamente “incarnato”. Gesù è divino, ma questa sua divinità non lo allontana dagli uomini, anzi, lo avvicina. La nostra vita di fede deve essere fatta di preghiere, di culti, di momenti di profondità spirituale, di comunione con altri fratelli e di riunioni di chiesa: tuttavia deve essere fatta anche di concretezza, di umanità, di vita concreta con le persone che ci circondano e che alla nostra parti sono figlie di Adamo.
- 3. Le tentazioni di Gesù.
Notiamo bene una cosa: le tentazioni non sono il frutto del caso, ma è lo Spirito stessoche conduce Gesù nel deserto; le tentazioni non intervengono in un momento comodo in cui Gesù è forte, ma in un momento in cui è debole in quanto ha digiunato per 40 giorni. Satana lo tenta quindi tendando di distruggere proprio quelle verità che si sono affermate rispetto alla vita di Gesù nella sua preparazione.
- Nell prima la sua condizione di figlio: se sei il figlio di Dio… Non c’è infatti nessun male a mangiare il pane anche perché i 40 giorni sono finiti, ma la tentazione sta nel mettere in dubbio che lui sia veramente il figlio di Dio, invitandolo a fondare questa adozione su una specie di magia più che sulle rivelazioni dei giorni precedenti (battesimo).
- Nella seconda; se tu sei il figlio di Dio, gettati giù… Nuovamente, sfidare Dio per una cosa inutile.
- La terza non dice esplicitamente: “Se tu sei il figlio di Dio”, ma lo implica. Perché il figlio di Davide ha già per se tutti i regni del mondo; è il figlio del re, come dice il Salmo 2, e non ha bisogno di adorare altri da Dio.
Primo, per crescere abbiamo bisogno di prove o tentazioni che valutino se la nostra fede è vera o è illusoria, e queste prove possono anche essere mandate dallo spirito stesso. Non tutte e non sempre, ma è anche possibile che servano proprio a farci crescere.
Secondo, Satana cercherà sempre e comunque di attaccarci e distruggerci dicendoci delle menzogne su ciò che Dio ci ha promesso e dichiarato. Ci mentirà sulla nostra salvezza, mettendola in discussione; sull’esistenza di Dio, sulla correttezza della scelta che abbiamo fatto, sulla nostra stessa chiesa qualunque essa sia, sul nostro cammino. Lo farà anche citando la Bibbia, e prendendo una veste piacevole e spirituale. E soprattutto lo farà in momenti in cui siamo deboli magari proprio perché abbiamo ricercato il volto di Dio fino alla stanchezza. Stiamo quindi attenti a non indugiare nelle nostre debolezze e chiediamo soccorso a chi può darcelo, perché Satana, come è scritto altrove, “si aggira cercando chi può sbranare”. (I Pietro 5,8)
Terzo, Gesù risponde punto per punto a colpi di Scrittura. Lungi dallo sminuire l’Antico Testamento, lo usa come fonte di protezione e saggezza. Lo studio accurato ed anche mnemonico della Scrittura non può che farci del gran bene proprio di fronte agli attacchi che Satana sferra contro i credenti per impoverire la loro vita spirituale.
I tre momenti che abbiamo visto oggi, ripercorrono bene la nostra vita spirituale. C’è un inizio che ci vede assorbiti nelle profondità dello Spirito e che il battesimo, che chi non ha ancora fatto in età adulta è invitato a fare; c’è la necessità che tutto ciò sia vissuto nella vita quotidiana. Ma tutto ciò che viviamo spiritualmente e con Cristo nel nostro cammino umano è continuamente messo alla prova. Prove di ogni tipo, dalle più sottili tentazioni psicologiche alle più dolorose prove fisiche. Non è facile resistere, ma il passo di oggi ci grida che prima di noi, Gesù ha già vissuto tutto questo, e che come un fratello maggiore ci apre il cammino precedendoci.
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